MusicArt - Il fiato del Jazz

  Icona del jazz, la sua voce (inconfondibile e improntata su una ritmica Scat) e il suo possente fiato (energico e autonomo nell'assolo improvvisato) daranno un'impronta smisurata al genere musicale, fin tanto da essere conosciuto in tutto il mondo. MusicArt torna in bianco e nero, al suono di un grammofono dalla piccola puntina che spesso salta, presentando: Louis Armstrong.


  Nato nel cuore della vecchia New Orleans da una famiglia del ceto più basso, i suoi nonni erano schiavi, riesce a fare dell'infanzia difficile (fu costretto al riformatorio) un'arma a favore. Trae forza e ispirazione da quegli eventi. Come per molti altri casi, citati nella rubrica MusicArt, una vita ai margini della società ha dato sfogo a grandi artisti musicali di tutti i generi. 
  È conosciuto con molti soprannomi quali Satchmo, Pops (con il quale lui affettuosamente chiamava amici e musicisti) e Dippermouth soprattutto in gioventù (a causa della sua bocca molto grande). Quel modo energico di suonare, va detto, gli causò danni alla bocca e in alcuni periodi non fu infatti in grado di usare il suo strumento: la tromba.
  Louis Armstrong non divenne solo un grande musicista innovatore del jazz, mostrò da subito un carattere luminoso, una personalità buona e generosa. Si dice abbia donato più di quanto abbia tenuto per sé. In prima linea contro i problemi razziali negli Stati Uniti, si schierò e appoggiò finanziariamente Martin Luther King! Inoltre, si prese cura tutta la vita del figlio di sua cugina, morta durante il parto, adottandolo assieme a sua moglie. Il bimbo a causa di un incidente in giovanissima età era rimasto disabile mentale.
  Solo un esempio di uomo e di musicista come lui poteva suonare la canzone più bella della storia What a Wonderful World.

  Rigorosamente in bianco e nero il tipo d'illustrazione esalta il re del jazz contestualizzandolo al suo apice. La forza del suo fiato esce dell'immagine, da quella cartolina vecchia e ruvida, ricordo di un'epoca andata, ingiallita e rovinata, ma non per questo meno potente, come un vecchio vinile lasciato in soffitta che aspetta di essere riascoltato.
Pan

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