Circoli Funerari Micenei

Micene, durante l'Elladico Medio, divenne un centro militarmente potente e ricco economicamente. A testimonianza di questa accresciuta importanza, sono stati scoperti dei recinti funerari di forma circolare. Denominati “Circolo A” e “Circolo B” (vedi figure), contenevano una serie di sepolture a pozzetto e ipogee a fossa

Ricostruzione area del Circolo Funerario A di Micene poco prima del 1200 a.C.

Le prime erano formate da un pozzetto poco profondo, scavato nella roccia, piccolo da contenere il corpo del defunto, deposto su un fianco e in posizione contratta; le seconde erano deposte più in profondità, il suolo era rivestito con dei ciottoli e le pareti con bassi muretti di pietre grezze. Queste sepolture erano indicate sopra il riempimento di terra con delle stele con bassorilievi di scene di caccia, guerra e gare, racchiuse entro fasce decorate a spirali che suddividono la superficie (soltanto sei delle ventidue ritrovate si sono meglio conservate e sono tutte scolpite). Il tipo di incisione e il tema iconografico rimanda alla tradizione artistica anatolica. Nella porta meridionale delle mura di Troia sono state trovate alcune stele inserite in blocchi di pietra, ornate con semplici incisioni. Come riferisce Korfmann, possono essere considerate raffigurazione del dio Apaliunas (che ricorda molto il dio Apollo dei greci). Altre stele sono state rinvenute in prossimità di porte e ovunque presenti erano preposte a garantire la protezione del dio. Sembra si tratti di una tradizione antica visto che una stele raffigurante una figura umana armata di lancia è stata ritrovata sulla porta meridionale del primo insediamento di Troia

Ricostruzione Circolo Funerario B all’esterno delle mura di Micene al XVII sec.

Il Circolo A fu scoperto da Schliemann, che vi trovò sei grandi tombe a fossa, ricchissime di corredo e manufatti d’oro, tra cui le maschere funerarie con la celebre “Maschera di Agamennone” (vedi figure). La sua datazione va agli inizi del XVI secolo.


In tempi più recenti invece gli scavi della Società Archeologica Greca hanno portato alla luce il Circolo B, con dieci tombe a pozzetto e quattordici a fossa racchiuse in un circolo di pietre. Più antica e più povera di corredi rispetto al Circolo A, viene datata intorno al XVII secolo.
Dopo recenti studi si è giunti ad affermare che gli aspetti tecnologici e artistici degli oggetti ritrovati in entrambi i circoli vennero realizzati da abili artisti micenei che seppero assimilare e rielaborare le influenze esterne per creare un'arte “internazionale ibrida”, confermando che gli oggetti d'importazione furono pochi.
PaN

Commenti

Post più popolari